Alessandro Brusa

D’uso io annuso l’aria che tira
perchè sono l’emozione grezza
che non capirai mai
ed è per me che avrai
salva la vita

 

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Alessandro Brusa
  -  Senza categoria   -  Padri, Madri e Genitori

Allora adesso in giro c’è questa “signora” (ed una serie di seguaci) che di fronte ad un modulo scolastico ha sbroccato! perché diciamocelo, prendere la penna e correggere un modulo può avere senso: fotografarlo, metterlo su internet raccontando un fracco di balle e farne una crociata razzista è tutt’altra cosa.
Ora, da un lato esistono le opinioni tipo “il giallo è un colore bellissimo” oppure “Goldrake era decisamente superiore a Mazinga.. avrebbe potuto ucciderlo in due mosse” (su questo per esempio concordo, ma aggiungo che l’avrebbe fatto solo a fine puntata), dall’altro lato esiste la disamina razionale del fatto, disanima che non vuole cancellare la legittimità di una reazione viscerale, ma semplicemente integrarla in una risposta emotiva completa: corpo e mente.

Ora la situazione ha preso una piega talmente assurda che su “Il Giornale” del 3 marzo (edizione milanese) l’articolo che riporta il fatto inizia così “La ribellione via social media all’arroganza di un Comune che per iscrivere i figli a scuola chiede la rinuncia a chiamarsi padre e madre. Almeno sui moduli di un’amministrazione che ha più a cuore la deroga che la norma. E che magari l’8 marzo festeggerà la donna, dopo averle tolto il diritto a essere mamma.” ..aver tolto il diritto a essere mamma? è evidente che questa gente di “diritti” non ne sappia davvero nulla e che probabilmente non hanno mai visto alcun loro diritto venire leso poiché non avrebbero mai altrimenti potuto scrivere una cosa del genere.
Comunque la storia è questa. In alcuni moduli per l’iscrizione dei bambini alle scuole milanesi, invece di madre e padre troverete scritto “genitore 1” e “genitore 2”. È il modulo di iscrizione alla scuola , non comporta ovviamente alcun obbligo da parte del genitore in questione di essere chiamato 1 o 2. Il genitore firma, poi quando torna a casa il figlio o la figlia continuerà a chiamarlo mamma o papà o babbo o madre o come più gli piacerà! Specificare questo è importante, perché questi simpatici figuri, in cattiva, cattivissima fede aizzano le folle dicendo che si vuole togliere alle donne il diritto di essere madri (mi viene ancora la pelle d’oca a scrivere queste parole) o proibire ai bambini di chiamare i genitori mamma e papà.. MENZOGNA.. o come diceva l’allarme de “L’aereo più pazzo del mondo 2” BULLSHITS BULLSHITS INCREDIBLE BULLSHITS!
Fino a pochi anni fa, i moduli di “consenso informato al trattamento sanitario” che facevo firmare ai miei pazienti recavano (nel caso il paziente fosse un minore) la seguente scritta “Genitore o chiunque ne eserciti la patria potestà” poiché all’epoca quella era la dicitura corretta, ora c’è semplicemente scritto “Firma dei genitori”.  Bene, vi racconterò una cosa: nessuna madre, divorziata o separata o che, mi è mai saltata al collo dicendo che la privavo della tua maternità dandole della “patria potestà”! nessuna madre o nessun padre ha mai detto nulla a me o a nessun medico che io conosca e nessun avvocato dell’ordine dei medici con cui ho parlato ha mai dovuto affrontare nulla di simile: sotto la voce “genitore” firmava uno dei due o meglio tutti e due.. punto e basta, simple as that!
Poi è arrivato Pisapia! perché Pisapia (oltre ad aver rubato la foto su Facebook di così tanti elettori da vincere poi l’elezione a sindaco di Milano) ha guardato in faccia la realtà odierna ed ha visto che ci sono famiglie ove ci sono due madri e non ci sono padri o viceversa. Capisco che a qualcuno questa cosa possa fare ribrezzo, me ne dispiaccio anche un po’ per il fastidio insopportabile che questa situazione può creare, ma è così.. è una situazione che esiste! e non sono neppure così poche sapete? anzi, non potranno che aumentare date le leggi sull’omogenitorialità presenti in tanti paesi europei, che congiunte a quelle sulla libera circolazione delle persone fanno si che la società in cui vivremo sarà sempre più composta da famiglie con due mariti, due mogli, due padri o due madri! non vi piace, beh dovete comunque farvene una ragione. La società che cambia arricchisce tutti e non toglie nulla a nessuno, se non qualche falsa certezza che serve solo a tenerci fermi e non fa crescere nessuno!

Quindi la questione è molto semplice, di una logica lineare: un padre ed una madre sono sicuramente due genitori, mentre due genitori non sempre sono un padre ed una madre.  Un padre ed una madre (ovvero, di nuovo, due genitori.. mi seguite?!) arrivano a scuola e firmano nello spazio riservato ai genitori.. easy.. senza che ciò mistifichi in alcun modo il loro essere o la loro identità! Se invece il bambino, il “primigino” di turno (questa è difficile lo so.. ma ce la potete fare) ha due madri e queste si ritrovassero la scritta “Padre” e la scritta “Madre”.. come fanno? se la giocano ai dadi? alla morra cinese? stessa cosa nel caso ci siano due padri: uno dei due sarebbe obbligato a mistificare il proprio essere (oltre che a firmare un evidente falso).

Ora, fuori dal furore ideologizzato che contraddistingue questa disdicevole diatriba (che depone solo a sfavore di coloro che l’hanno iniziata e che la seguono) mi spiegate che problema c’è a scrivere “Genitori”? ripeto, io nei miei moduli lo scrivo dal 1997 e nessuno ha mai avuto nulla a che dire, dimostrazione lampante di quanto faziosa, speciosa e strumentale sia ora questa battaglia.

Quindi ora questo vi chiedo. Innanzitutto smettetela di raccontare bugie tipo “Ci si vuole togliere il diritto ad essere madri”.. vi rende francamente ridicoli! ma soprattutto cerchiamo tutti insieme di approcciare la realtà senza furore ideologico, ma con un minimo di buon senso. E ci renderemo conto che risolvere le questioni che la vita moderna quotidianamente ci mette davanti agli occhi è molto più facile di quanto sembri.