Alessandro Brusa

D’uso io annuso l’aria che tira
perchè sono l’emozione grezza
che non capirai mai
ed è per me che avrai
salva la vita

 

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Alessandro Brusa
  -  Senza categoria   -  Orlando.. o della sorpresa di non essere sorpresi.

È da ieri che posto aggiornamenti ed articoli e servizi su quanto accaduto ad Orlando, senza aggiungere nulla. Senza aggiungere commenti, o espressioni del mio stato d’animo o delle mie emozioni.. e mi sono chiesto perché? me lo sono chiesto a lungo poiché in milioni di occasioni, anche più triviali, sono sempre pronto ad aggiungere una mia riflessione, un mio insulto.. anche solo una battuta idiota (quelle che mi vengono meglio), ma non questa volta. Questa volta non ho un baratro nel cuore, un salto nel nulla.. no, nulla di tutto questo: solo buio e l’incapacità di vedere o sentire cosa ho dentro.

Ho pensato che potesse essere perché questa carneficina la sento più vicina poiché colpisce la comunità LGBT.. ma non è così, e per fortuna! ed allo stesso tempo ammetto che lo shock e la rabbia per quanto accaduto a Parigi (prima e seconda volta) furono molto più intensi. E allora perché mi sento così? perché la rabbia ed il dolore non mi sembrano gli stessi? e finalmente ho trovato la risposta: NON SONO AFFATTO SORPRESO.

Omofobia.. terrorismo.. certamente non sono realtà in contraddizione tra loro.. anzi, ma anche in questo caso l’omofobia ha un ruolo centrale e che inserisce questa tragedia in tutt’un altro “scenario”, in tutta un’altra “tradizione” di violenze. E purtroppo alle violenze guidate dall’omofobia noi omosessuali siamo fin troppo abituati. Certamente il numero di vittime, in questo caso, è qualcosa che, in un colpo solo, non avevamo mai visto.. e l’orrore che provo resta comunque infinito, ma se al Bataclan, allo Stade de France ed in altri luoghi, la scoperta di essere dei bersagli ci ha sorpreso e scioccato (noi chi? noi occidentali? noi che amiamo il calcio? noi che amiamo la musica rock?), per noi persone LGBT essere bersagli è vecchia storia. E non c’è jihad dietro a tutto questo, non c’è contrabbando di armi in medio oriente o alcun delirio di qualche califfo: è la nostra quotidianità. Se saltasse fuori che l’omicida di ieri era un integralista cattolico.. ci stupiremmo? o un militante di una forza di estrema destra.. ci stupiremmo? o qualcuno che sull’autobus ti ha guardato storto per poi tirare fuori un coltello e farti fuori.. ci stupiremmo? …ve lo dico io: NO! del resto è di qualche giorno fa la notizia che un prete in Sardegna (non in Siria, non in Iraq.. in Sardegna) ha pensato bene di dire, durante l’omelia, che i gay meritano la morte.

 

Per cercare un’immagine da aggiungere a questo post ho scritto le seguenti parole sul motore di ricerca del mio telefonino: “Orlando” “Gay” “Tragedy”.. e sapete una cosa? mi è stato chiesto di sbloccare il filtro famiglia.. mica per eventuali immagini violente, ma perché c’è la parola gay! fate una qualunque ricerca per immagini su internet, attraverso diversi motori di ricerca inserendo la parola “GAY”.. e vedrete che spesso saltano fuori filtri vari a “gestire” la vostra ricerca! Ancora, omofobia..

 

Non pregherò per Orlando. Mi limiterò a pensare a quanto succede quotidianamente in Russia, nell’Iran che commercialmente corteggiamo, in Arabia Saudita, ma anche nella nostra Italia che ancora non ha il coraggio di scrivere una decente legge contro l’omofobia.. perché alla fine della fiera, è una cultura intrisa di omofobia che ha armato la mano del pazzo di Orlando.. fare dei distinguo ora, sarebbe aggiungere proiettili a quanto accaduto.