Alessandro Brusa

D’uso io annuso l’aria che tira
perchè sono l’emozione grezza
che non capirai mai
ed è per me che avrai
salva la vita

 

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Alessandro Brusa
  -  romanzo   -  L’Essenza Stessa

Alessandro Brusa, L’Essenza stessa, L’erudita, 2019

Essere uomini: sono le cose che facciamo che ci rendono tali o è il modo in cui le facciamo? E qual è il percorso che ci porta alla maturità della nostra identità? Due uomini, due amici, due storie che raccontano la vita. Jacopo e Luca, sono figli e sono genitori, sono mariti e sono amanti. Luca nel pieno di una crisi matrimoniale e Jacopo perso in un’omosessualità senza terra, si ritrovano dopo anni per riscoprire cosa voglia dire essere uomini. La struttura narrativa del romanzo è basata sull’alternarsi di due linee di racconto: un primo filo narrativo che accompagna i due protagonisti lungo i sette giorni ambientati al tempo presente, cui si aggiunge un secondo percorso costituito da una serie di flashback che si intrecciano alla linea principale: un’incursione nella memoria che giustifica e contestualizza. Il testo è scritto in prima persona, di volta in volta riferita ad uno dei protagonisti principali, così come ad alcuni dei personaggi secondari. Il lessico è, secondo l’esigenza narrativa, familiare o formale, utilizzando il dialogo diretto così come quello indiretto, forme di monologo interiore e flusso di coscienza.

Un romanzo sulla famiglia, su tutte le famiglie. Essere uomini, essere figli ed essere padri, essere amici ed essere fratelli, essere una famiglia e quale famiglia? domande senza tempo che proprio di questi tempi cercano risposte. Questo romanzo non fornisce risposte, ma aiuta a riflettere su temi di grande attualità, spesso affrontati su base ideologica e di scontro e mai come narrazione di una realtà innegabile.

Ambientato tra Bologna, Bucarest e Berlino, i protagonisti ripercorrono le tappe della loro amicizia e della propria vita, affrontando uno dopo l’altro i nodi irrisolti che li hanno portati ad essere quello che sono.