Alessandro Brusa

D’uso io annuso l’aria che tira
perchè sono l’emozione grezza
che non capirai mai
ed è per me che avrai
salva la vita

 

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Alessandro Brusa, In tagli ripidi (nel corpo che abitiamo in punta), Giulio Perrone editore, 2017   In his new book, published almost four years after the first poetry collection La raccolata del sale, Alessandro Brusa continues his research through words, exploring his own existence as a human being on a universal level and the variety of the human relationships, the equilibrium and the contrasts that

Con piacere condivido la prima recensione al mio ultimo libro apparsa sul n.43 della bellissima rivista "Illustrati" a firma di Francesca Del Moro. Alessandro Brusa, In tagli ripidi (nel corpo che abitiamo in punta), Giulio Perrone editore, 2017 In questo nuovo libro, uscito a circa quattro anni dal primo volume di poesia, La raccolta del sale, Alessandro Brusa porta avanti il suo percorso di ricerca

Sono molto orgoglioso di essere presente, con un mio testo, in questa antologia (If you can read this: poems in protest of an American Inauguration - Sibling Rivalry Press) insieme ad amici come Bryan Borland, Seth Pennington e a poeti provenienti da tutto il mondo. Il PDF dell'antologia può essere scaricato qui ed ovviamente può essere acquistato in libreria (negli Stati Uniti), presso il sito dell'editore

Ho notato, e così riportano tutte le ricerche e le statistiche lette fino ad ora, che la maggior parte dei giovani voterà NO a questo referendum.. e questo è qualcosa di molto singolare. Questa riflessione che vado a fare non è sul merito della proposta costituzionale, ma è incentrata sulle dinamiche relazionali tra l'elettore e lo Stato che gli dà udienza e gli permette

Stephen S. Mills è un poeta che conosco bene, Stephen è un poeta che ho tradotto in altre occasioni.. e, mai come ora, mi sembra necessario tradurre e pubblicare anche questo suo testo, tratto dal suo primo libro di poesia "He do the gay man in different voices" (Sibling Rivalry Press - 2012), vincitore del Lambda Literary Award nello stesso anno.   UNA STORIA DI

È da ieri che posto aggiornamenti ed articoli e servizi su quanto accaduto ad Orlando, senza aggiungere nulla. Senza aggiungere commenti, o espressioni del mio stato d'animo o delle mie emozioni.. e mi sono chiesto perché? me lo sono chiesto a lungo poiché in milioni di occasioni, anche più triviali, sono sempre pronto ad aggiungere una mia riflessione, un mio insulto.. anche solo

E noi, comunque, ci sposeremo! Perché sarà questa la sostanza, mica la “Formazione Socialmente Utile” della “Unione Civile” o che.. Perché la gente poi, cosa credete che dirà? diranno così: “Sa, i miei vicini di casa si sono.. ma sì no.. come si dice.. hanno fatto quella cosa Civile.. si insomma si sono uniti in una Formazione Socio Speci.. no aspetti, una cosa di Denominazione di Origine Controllata cioè.. una specie di Indicazione Geografica Tipica no però.. aspetta.. si insomma eccheccazzo, SI SONO SPOSATI!”.

A volte pensiamo di conoscere la storia. A volte pensiamo anche di conoscere la poesia. E forse, intersecando questi due piani, pensiamo di poter arrivare a pensare di conoscere anche come giri il mondo e finiamo quindi a guardare tutto ciò che ci circonda come noiosa copia della realtà. Poi però capita, nell’arco di 24 ore, di trovarsi in una situazione che reputiamo “già conosciuta” (l’ennesima manifestazione razzista delle Sentinelle in Piedi) e di vederla con occhi diversi, proprio grazie ad alcune parole ascoltate la sera prima da uno dei più importanti poeti italiani contemporanei che è anche un intellettuale di quelli come, passatemi il luogo comune, non ne fanno proprio più!

In questi giorni si è aperto, svolto e concluso il Sinodo dei Vescovi dedicato al tema della famiglia. Se ne è parlato tanto e, spesso, a sproposito. Non amo entrare nei fatti della Chiesa quando si tratta di dottrina o quando si parla di dogmatica: non ne ho le competenze ed onestamente non mi interessa neppure troppo. Ma le aspettative per questo “evento” erano veramente tante: sia per le speranze di molti omosessuali credenti che confidano in una riconciliazione tra la loro “condizione di credenti” e la loro vita, sia per l’importanza che questa discussione tutta interna alla chiesa ha sulle vicende politiche, soprattutto di casa nostra. Ho sentito nei giorni passati vari esponenti politici commentare le parole di Bergoglio, così come le indiscrezioni che uscivano sui documenti del sinodo, attribuendo loro aperture onestamente non così eclatanti, sintomo evidente di desideri e di speranze frustrate più che di un’analisi puntuale della realtà.