photo by Kirby Kaufman Difficile presentare un poeta con questo cognome, un cognome che “pesa” nella nostra recente letteratura: per farlo ci vuole quello che l'autore Alessandro Brusa utilizza per il proprio lavoro, umiltà e rispetto. Accade lo stesso per la raccolta del sale, quella che viene evocata nel titolo libro, mestiere duro, di fatica ed estrema attenzione. In fondo anche la poesia si basa su questo e il lavoro di Brusa ragiona principalmente su questa dinamica, sancire col proprio operato la possibilità di creare un lavoro solido, dimostrare, affrancarsi.
Dalla prefazione di Matteo Fantuzzi oggi 11 novembre 2013 su La Voce di Romagna.