A volte pensiamo di conoscere la storia. A volte pensiamo anche di conoscere la poesia. E forse, intersecando questi due piani, pensiamo di poter arrivare a pensare di conoscere anche come giri il mondo e finiamo quindi a guardare tutto ciò che ci circonda come noiosa copia della realtà. Poi però capita, nell’arco di 24 ore, di trovarsi in una situazione che reputiamo “già conosciuta” (l’ennesima manifestazione razzista delle Sentinelle in Piedi) e di vederla con occhi diversi, proprio grazie ad alcune parole ascoltate la sera prima da uno dei più importanti poeti italiani contemporanei che è anche un intellettuale di quelli come, passatemi il luogo comune, non ne fanno proprio più!